The Stadio Artemio Franchi is a football stadium in Florence, Italy.It is currently the home of ACF Fiorentina.The old nickname of the stadium was "Comunale." Teneva i diari giornalieri (quaderni di ricordanze) e fece sorgere scuole professionali per i giovani. Nel dicembre 1292 venne estratto un governo vicino alle ideologie popolane. Età comunale (Italia centro-settentrionale) Nell'XI secolo l’Italia si appresta a un importante mutamento. I comuni d’Oltralpe ebbero un minor grado di autonomia perché la loro classe dirigente non era formata da famiglie nobili ed era militarmente inferiore. Il 4 novembre 1966, a seguito di un'eccezionale ondata di maltempo che colpì gran parte dell'Italia, si verificò la disastrosa alluvione di Firenze. L’Università dell’Età Libera, nata nel 1983 dalla collaborazione fra Amministrazione Comunale e Università degli Studi di Firenze, nel corso degli anni è cresciuta e si è arricchita con le collaborazioni di altre istituzioni culturali della città. Servizi; Copyright © 2015 Regione Toscana. Essi erano veri e propri professionisti, con compiti ben definiti e stipendiati dal Comune, la cui preparazione veniva acquisita con lo studio del diritto nelle nascenti università. Uno studio di Enrico Faini dell'Università di Firenze, pubblicato nel 2004, che corregge o integra alcune conclusioni precedenti[3], tenta di individuare le famiglie del ceto dirigente consolare esaminando non solo i documenti pubblici come già fatto da Pietro Santini ma esaminando anche gli atti privati proponendo tra queste Adimari, Amidei, Ardinghi, Brunelleschi, Buondelmonti, Caponsacchi, Donati, Fifanti, Gherardini, Nerli, Porcelli, Scolari, Uberti, come le famiglie feudatarie sicuramente presenti fin dall'inizio in virtù delle cariche pubbliche da loro assunte, a cui a vario titolo si unirebbero in periodi posteriori i Giugni, Rossi/Iacoppi, Sacchetti, Giandonati, Cavalcanti, Chiermontesi, Gianfigliazzi, Pigli, Sizi, Soldanieri, Squarciasacchi, Strozzi, Tedaldini, Tornaquinci, Vecchietti, Della Tosa, Della Bella, Giudi, Giochi, Lamberti, Infangati, Barucci, Cipriani, Avogadi, Visdomini.. Sebbene nel panorama toscano la città fosse ancora di secondaria importanza rispetto a Lucca, Pisa o Siena, tutto il XII secolo vide la crescita delle produzioni dell'artigianato e la fortissima crescita del commercio. L'economia era trainata dalle imprese bancarie (degli Spini, dei Frescobaldi, dei Bardi, dei Peruzzi, dei Mozzi, degli Acciaiuoli e dei Bonaccorsi), che prestavano denaro ad alto tasso (e ad alto rischio) ai papi di Avignone ed ai sovrani di tutta Europa (soprattutto ai re di Francia e di Inghilterra), e dalle industrie manifatturiere, soprattutto laniere: è stato calcolato che a Firenze si raffinassero e si producessero direttamente tra il 7% e il 10% di tutti i panni di lana prodotti in Occidente[9], con una grande richiesta di tinture pregiate, di allume (fissante per i colori) e di manodopera, la quale era impiegata nelle circa trenta fasi della lavorazione dei fiocchi di lana fino alla pregiata stoffa. L'Arno invase gran parte del territorio cittadino, provocando 34 vittime e danni incalcolabili. 73-100 In alcune città queste associazioni prendevano il nome longobardo di guaite[6], in altre prendevano il nome delle porte che difendevano. Cosimo de' Medici (1434-1464) conservò le forme esteriori della repubblica, però ottenne dal popolo la "balìa degli squittìni", vale a dire il potere di decidere i nomi dei candidati agli uffici del Comune. Nel corso del Duecento Firenze visse il suo apogeo: già tagliata fuori dalla Francigena vi si collegò, effettuando una vera e propria rivoluzione stradale, grazie all'attrattività del suo mercato economico ed alla sicurezza del contado assoggettato da una serie di azioni militari[4]. Va considerato che molti erano anche scappati dalla città per la paura del contagio, come testimonia nel suo eccezionale resoconto della peste Giovanni Boccaccio, che proprio nel Decameron ritrasse quella società cortese ed aurea sull'orlo della scomparsa. Il tentativo degli Uberti nel 1177 di scardinare il sistema delle alleanze tra "consorterie" (i gruppi di più famiglie) che governavano il Comune si risolse con una sanguinosa guerra civile (che durò per circa tre anni) e con incendi e devastazioni. La lotta fra nobiltà e borghesia commerciale si risolse generalmente con l'affermazione di una nuova classe sociale, nata dalla fusione dei ceti mercantili più agiati con le famiglie di nobiltà feudale. Come compenso, ricevette dal papa l'incoronazione imperiale. Se queste leggende sono prive di qualsiasi testimonianza storica, è invece documentata dal ritrovamento di antichissime lapidi la presenza di cristiani nella zona della chiesa di Santa Felicita, dedicata, guarda caso, a una santa il cui culto era diffuso nel Mediterraneo orientale. Proprio nell'età comunale, a partire dal 12° secolo, iniziò la fioritura di Firenze, che divenne ben presto una potenza economica di primo rango, come testimonia, nel 1252, l'immissione del fiorino d'oro nel mercato finanziario internazionale. I consoli prestavano giuramento di fedeltà davanti alla cittadinanza elencando i propri obblighi che, insieme a consuetudini scritte e leggi approvate dal Comune, formarono le prime forme di Statuti cittadini. Tramvia Infopoints. Nel 1207 infatti il governo venne riformato e si passò dai consoli a un unico podestà, un cavaliere preferibilmente forestiero, affinché si tenesse imparziale e al di fuori dalle contese tra le fazioni cittadine. Ancora oggi però affiorano dal sottosuolo costruzioni come ad esempio il complesso termale scoperto in Piazza della Signoria proprio accanto al declivio che scende verso Piazza San Firenze dove è verosimile che fosse il teatro, oggi inglobato dal palazzo della famiglia Gondi. Età comunale (Italia centro-settentrionale) Nell'XI secolo l’Italia si appresta a un importante mutamento. Il podestà era eletto dalla maggiore assemblea del Comune (il Consiglio generale) e durava in carica, di solito, sei mesi o un anno. In Italia l'ascesa dei Comuni fu ostacolata dal centralismo normanno nell'Italia meridionale, mentre essi raggiunsero un eccezionale sviluppo a Nord, espandendosi dalle città alle campagne. La città fu liberata dall'esercito neozelandese (2nd New Zealand Division) il 4 agosto 1944. Così, la città tornava a essere, come nell'antichità, il centro propulsore della società civile. Firenze Turismo. Iniziava così il florido periodo del Popolo Vecchio o del Primo Popolo. Secondo studiosi come Lopes Pegna in quel periodo la città si andava anche spopolando: la villa romana trovata sotto Piazza del Duomo era già divisa in abitazioni più modeste prima di venire abbattuta per fare spazio alla platea episcopis. URP - Ufficio Relazioni con il Pubblico. Il vero e proprio laboratorio, in cui si sviluppò prima e più largamente che altrove la civiltà comunale, fu l'Italia centro-settentrionale, ma il Comune andò diffondendosi anche nella Francia meridionale e in alcune regioni della Germania. Già prima della formazione dei comuni nelle città italiane si erano costituite delle associazioni spontanee di cittadini che si occupavano della difesa della città. La Cattedrale venne risparmiata ma al vescovo venne intimato di risiedere entro le mura fiorentine. “Ricordiamo, in Consiglio comunale, che è la casa dei fiorentini, Lara-Vinca Masini intellettuale lungimirante, morta ieri a Firenze all’età di 94 anni, tra i principali critici d’arte contemporanea italiani, curatrice di mostre e scrittrice di saggi che hanno formato generazioni di studiosi. 54° Maggio Musicale Fiorentino. Nacquero anche le prime compagnie commerciali e le prime assicurazioni. Stadio Comunale, Firenze. Ogni tratto delle mura era assegnato agli abitanti dell'area vicina, che si alternavano a fare la guardia. La Firenze del Trecento era però debole militarmente, come dimostrarono alcune sconfitte nei primi decenni del Trecento, che compromisero il prestigio cittadino, ma non portarono a rovesciamenti istituzionali: la battaglia di Montecatini del 1315 e la battaglia di Altopascio del 1325, entrambe contro le forze ghibelline. Fu inevitabile che Papato e Comuni stringessero un'alleanza, in nome del comune interesse contro l'imperatore. Seppur visto di malocchio, non fu mai contrastato a causa del periodo di crisi che Firenze stava attraversando. Forse risale proprio a longobardi la devozione verso San Giovanni Battista, tipica dei popoli di recente conversione. Era il tracciato di quella che sarà poi chiamata Via Francigena e che tagliò Firenze fuori dai traffici più importanti, segnandone la decadenza. Nel 2019 è stata inaugurata la seconda linea. Disordini interni e fondazione delle Arti, Primi tumulti: la sommossa di Ciuto Brandini, R. Davidsohn, Storia di Firenze, Firenze, 1956, Notizie su i primi consoli possono trovarsi nella Cronaca dello pseudo Latini e in Pietro Santini, : "Il gruppo dirigente fiorentino nell'età consolare", in "Archivio Storico", CLXII (2004), pp.210, L'imposta diretta a Firenze nel Quattrocento (1427-1494), Ivan Cloulas, lorenzo il magnifico, Salerno editrice s.r.l, Roma, 1986 (edizione speciale per il giornale biblioteca statale) cap III. I diversi destini di due città della Toscana interna A stampa in La Pistoia comunale nel contesto toscano ed europeo (secoli XII-XIV), a cura di P. Gualtieri, Pistoia, Società pistoiese di storia patria, 2008, pp. Non siamo in grado di conoscere con esattezza né data, né luogo di nascita dei Comuni. Ad accrescere il peso politico della classe mercantile e imprenditoriale contribuirono anche le "arti", vale a dire le corporazioni che raggruppavano in un'associazione tutti coloro (proprietari, salariati o apprendisti), che erano impegnati in un medesimo settore produttivo. I bizantini fondarono la chiesa di sant'Apollinare, oggi distrutta, in onore del santo da essi particolarmente venerato. Nel corso del secolo XII, in alcuni Comuni prese il sopravvento la fazione popolare, controllata dai ceti mercantili e artigiani. Con il ritirarsi delle acque la pianura, situata a una cinquantina di metri sul livello del mare, rimase costellata di tanti stagni e acquitrini che, soprattutto nella zona di Campi Bisenzio, Signa e Bagno a Ripoli, furono una costante del territorio almeno fino alle bonifiche realizzate a partire dal Settecento. La famiglia più ricca era quella degli Strozzi, ma, molto più defilato, stava sorgendo un nuovo astro, quello dei Medici, che, venuti dalle terre del Mugello alla fine del XII secolo, già si erano guadagnati una solida fama di famiglia favorevole alle rivendicazioni popolari. I suoi seguaci si scontrarono con quelli del simoniaco vescovo Pietro Mezzabarba davanti al monastero di San Salvi, con la "prova del fuoco" sostenuta dal cosiddetto Pietro Igneo, che costrinse il vescovo alle dimissioni (1068). Quindi poco si conosce dei modi di governo di quel primo Comune, poiché la documentazione riguardante gli atti amministrativi è praticamente inesistente fino agli anni intorno al 1170[2]. Dopo pochi anni la struttura della città era già abbastanza definita nelle sue componenti strutturali classiche del castrum cioè due vie che s'intersecavano e dividevano in due parti distinte l'antico accampamento militare. Mer enn 7 000 feriehus med anmeldelser for korte og lange opphold. Egli quindi fu eletto senza contrasti re di Germania, a cui per tradizione spettava il trono imperiale. Ma l'alleanza tra Papato e impero era solo provvisoria, dato che i motivi storici di contesa tra le due massime istituzioni dell'Europa medievale restavano comunque fortissimi. Se nell'Italia settentrionale e centrale il Comune si sviluppò precocemente, ben diversa fu la situazione della Sicilia e dell'Italia meridionale, dove si affermò nel XII secolo il regno dei Normanni, uno tra i più solidi dell'epoca. I Comuni, inoltre, si impegnavano in cambio a pagare un indennizzo una tantum di 15.000 lire e un tributo annuo di 2.000, a corrispondere all'imperatore il fodro (ossia il foraggio per i cavalli, o un'imposta sostitutiva) quando questi fosse sceso in Italia, e a riconoscere la prerogativa imperiale di giudicare in appello questioni di una certa rilevanza.[10]. Nel settembre 2013 la città è stata sede del Mondiale di Ciclismo su strada. Ma non era stato sempre così. L'età comunale ebbe origine in Italia centro-settentrionale, attorno alla fine del XI secolo, sviluppandosi, poco dopo, anche in alcune regioni della Germania centro-meridionale, in Francia e nelle Fiandre.Si diffuse successivamente (in particolare fra la seconda metà del XII e il XIV secolo), con forme e modalità diverse, anche in Inghilterra e nella penisola iberica. Nella penisola italiana le città erano sottoposte all'autorità suprema dell'imperatore: questo è il punto di partenza per comprendere la dinamica storica che accompagnò lo sviluppo del Comune in Italia e le lotte che esso dovette sostenere per affermarsi. Questa teoria non ha trovato però conferme sul piano archeologico, per cui oggi viene messa in discussione. Le regioni settentrionali, si andarono popolando di queste "piccole patrie", ciascuna gelosa della sua indipendenza e in perenne rivalità con i Comuni vicini, mentre nel Meridione il potente regno dei normanni e le forze feudali soffocarono sul nascere le autonomie locali. L'oligarchia mercantile, che però doveva contrastare l'opposizione sia dei nobili sia delle altre Arti, le 5 «mediane» e le 9 «minori», il cui malcontento cresceva, mentre si acuiva il contrasto fra "popolo grasso" e "popolo minuto". Al pari di altre città Firenze si era dedicata al controllo del suo contado attraverso la distruzione o la conquista dei castelli, assoggettando gradualmente i feudatari che detenevano il controllo sulle terre attraverso le fortificazioni. Durante la seconda guerra mondiale la città fu occupata per un anno dai Tedeschi (1943-1944). Il villaggio di Florentia fu fondato a primavera, durante i Ludi Florales, in onore della dea Flora o, secondo altre ipotesi, il nome fu scelto per l'abbondanza di gigli fioriti nella zona. I primi consoli sono testimoniati per la città di Pisa nel 1085. L'azione venne interpretata come un tentativo di indebolire Firenze prima di provare a conquistarla, aggravata dall'ingresso delle truppe di Giovanni Acuto nel territorio fiorentino (sebbene il legato si affrettasse a smentire che il condottiero inglese fosse ancora al soldo della Chiesa). Panni semilavorati arrivavano dalle Fiandre e dalla Francia e l'allume per la tintura dal Levante: con questi i fiorentini raffinavano e tingevano i tessuti fino a trasformarli in preziose stoffe che rivendevano all'estero a prezzi notevolmente maggiorati. Il Duca di Atene, cercando di svincolarsi dal sostegno della classe magnatizia che lo aveva chiamato in città, iniziò a promuovere una politica moderatamente favorevole ai ceti subalterni, probabilmente con l'interesse di costituirsi una base di appoggio indipendente. I diversi destini di due città della Toscana interna. In questo periodo ebbero luogo gli stravolgimenti urbanistici del cosiddetto Risanamento. Comune di Firenze (capoluogo Regione Toscana e dell'omonima provincia). Il potere esecutivo e quello di iniziativa legislativa spettavano al capitano del Popolo e al Consiglio degli Anziani, ma le leggi dovevano essere ratificate prima dai due consigli podestarili. Lorenzo Tanzini, Silvia Diacciati, Uno spazio per il potere: palazzi pubblici nell’Italia comunale. In questo documento si stabilì: la creazione di una classe di magnati, comprendente una quarantina di famiglie nobili dell'epoca (furono aumentate a circa 70 in una rubrica dell'aprile dello stesso anno) e la loro completa esclusione dalle cariche politiche, compreso il consolato delle arti; la suddivisione delle arti ( 7 arti maggiori e 14 minori) e l'obbligo, per chi avesse intenzione di ricoprire una carica politica, di essere iscritto ad una di esse; la creazione di una federazione delle arti; la creazione del Gonfaloniere di Giustizia eletto dai consoli delle arti con il compito di guidare una guardia civica di 1000 uomini. L'eloquente prosa ciceroniana di Coluccio Salutati celebrava lo scontro tra la libertas fiorentina e la "tirannia" di Giangaleazzo Visconti desideroso di ampliare il suo dominio sull'Italia centrale. URP - Ufficio Relazioni con il … Giampaolo Francesconi, Pistoia e Firenze in età comunale. Esse erano nate per creare delle milizie popolari contro i magnati, e l'appartenenza a queste associazioni era perciò volontaria. Tra il 1350 e il 1375 si ebbe sempre più evidente uno schieramento trasversale che si opponeva al Popolo Grasso, comprendente alcune famiglie magnatizie, le famiglie giunte fresche dal contado in cerca di maggiore fortuna colmando i vuoti lasciati entro le mura dalla pestilenza, e il Popolo Minuto, che veniva sempre più spesso accattivato con vari accorgimenti. Una sezione del Museo di Geologia e Paleontologia illustra egregiamente questo periodo della preistoria toscana, con schede e reperti. Emerge in primo piano la figura del mercante, che già esisteva, ma che era entrata in crisi prima dell’anno Mille con l’avvento delle invasioni in Europa. Una volta tornato in Germania, infatti, gli avversari in Italia si stavano moltiplicando e trovarono il modo di organizzarsi. In quel punto avevano costruito probabilmente una passerella o un servizio di traghetto, che doveva trovarsi una decina di metri dall'attuale Ponte Vecchio, nel guado più stretto. In questa ottica di rinascita, e forse a causa della paura verso le invasioni degli ungari, vennero rinforzate le mura ed allargate fino ad arrivare a toccare l'Arno, includendo un lembo triangolare di terreno ormai stabilmente edificato, segno quindi anche di una ripresa della crescita demografica. Nel 1427 la Signoria impose il "catasto" (ampliato con l'introduzione del valsente nel 1432, per far fronte a improvvise difficoltà di cassa nelle pubbliche finanze[16][17]), il primo tentativo moderno di equità fiscale, che tassava le famiglie in base alle stime della loro ricchezza, attingendo per la prima volta dove il denaro era veramente concentrato, cioè nelle mani di quelle famiglie di mercanti e banchieri che padroneggiavano anche l'attività politica. Ammirando la serietà di Cosimo, il cardinale Cossa, antipapa con il nome di Giovanni XXIII, lo volle avere con sé durante il Concilio di Costanza nel 1414; ma essendo stato deposto ed incarcerato il Cossa, lui e altri seguaci del papa, dovettero darsi alla fuga. RISULTATI DELLA RICERCA PER IL TAG "eta-comunale" BIBLIOTECA. 9-21. Giardino Comunale in Firenze, reviews by real people. Dati aggiornati al … The work also includes the demolition and design of […] La pace di Cateau-Cambrésis nel 1559 sancì l'annessione della Repubblica di Siena al dominio dei Medici, sebbene fossero formalmente immutate le strutture politiche antecedenti, anche se svuotate di potere. Tuttavia l'esserne soci era requisito per partecipare alla vita pubblica all'epoca del governo popolare, analogamente all'appartenenza alle corporazioni. L’ITALIA DEL DUECENTO E TRECENTO 3. Nel 1244, Pietro da Verona accese gli animi di una parte della popolazione chiedendo una riforma politica e sociale. L’ETA’ COMUNALE IN ITALIA 2. Tra il finire dell'VIII e l'inizio del IX secolo, dopo due secoli di buio completo, la città vide l'inizio di una nuova rinascita, con una prima, timida ripresa delle attività economiche e un incremento demografico, forse causato più che altro dall'inurbamento di genti del contado spaventate dalle periodiche scorribande barbariche. Amministrazione Trasparente. Grazie alla propaganda guelfa la lotta agli eretici si fuse con quella ai ghibellini (ve ne sono echi anche nella Divina Commedia di Dante Alighieri, nell'episodio dedicato a Farinata degli Uberti, Inf. Fra il XIII e il XIV secolo si affermò la figura del mercante-banchiere, detentore del capitale mobile, che con il suo dinamismo ruppe le vecchie barriere del feudalesimo. In Italia la massiccia presenza della nobiltà fu poi motivo di continui e aspri conflitti tra le famiglie rivali. Per facilitarne la gestione, spesso quest'organo fu ridotto a una minoranza di individui, incominciando l'ascesa di quei gruppi che sarebbero divenuti dirigenti. Informazioni. Fu inevitabile che molte città cominciassero a svilupparsi come organismi autonomi, ponendo sotto il proprio controllo le campagne circostanti: questi nuovi organismi politici prendono il nome di Comuni, per l'appunto, e consistono in vere e proprie città-Stato, con leggi e magistrature indipendenti dalla soggezione ai grandi feudatari. In ogni caso i primi dati storicamente accertabili si hanno nel 1427 con le stime catastali, che calcolano una popolazione di circa 70.000 unità[12]. Modalità di richiesta. Il suo ritorno segnò la fine del governo oligarchico e l'inizio della Signoria dei Medici. Furono soprattutto le grandi famiglie di nobili a studiare e a specializzarsi per divenire podestà in modo da acquisire maggiore potere nel quadro del territorio comunale. Il Battistero, il monumento fiorentino dalla datazione più controversa, sebbene creduto in precedenza di epoca paleocristiana, scavi recenti hanno mostrato come le sue fondamenta fossero ben due metri sopra il livello della pavimentazione romana, spostandone la datazione al XII secolo. Questi, in un primo momento, essendo privi di autorità, esercitavano il proprio ufficio in rappresentanza del vescovo: "Le città avevano continuato ad essere sedi di autorità ecclesiastiche e civili e, in qualche misura, centri politico-amministrativi e giudiziari. Benché quindi la maggioranza dei cittadini godesse dei diritti politici, questi erano mediati attraverso organismi e corporazioni, che limitavano i pieni diritti individuali: non si può quindi parlare per i Comuni medievali di "democrazia", quanto meno nel senso che questa parola aveva per le antiche città-Stato, come Atene (cfr. Nel frattempo, Firenze aveva vinto la secolare opposizione di Siena, conquistando quest'ultima nel 1555 al termine della Guerra di Siena. Lo sviluppo del mondo comunale fu un processo lungo. Venne quindi annessa al Granducato di Toscana nel 1847 e poi al Regno d'Italia. Tale carica, contrariamente a quella di console, poteva essere ricoperta da una persona non appartenente alla città che andava a governare (per questo era detto anche podestà forestiero), in modo da evitare coinvolgimenti personali nelle controversie cittadine e garantire l'imparzialità nell'applicazione delle leggi. Doveva giurare fedeltà agli statuti comunali, dai quali era vincolato, e alla fine del mandato il suo operato era soggetto al controllo da parte di un collegio di sindaci. Con il ritirarsi delle acque la pianura, situata a una cinquantina di metri sul livello del mare, rimase costellata di tanti stagni e acquitrini che, soprattutto nella zona di Campi Bisenzio, … Questa crescita fu incoraggiata soprattutto dalle nobiltà locali per la possibilità tangibile di sganciarsi dal potere e dal controllo imperiale. Il British Institute of Florence, primo istituto britannico al mondo, nasce a Firenze nel 1917. Dagli scavi del 1971–72 è stato chiarito che il tratto nord delle mura (quello verso il Duomo e San Lorenzo) era stato già abbattuto tra il II e il III secolo, per cui dovettero esistere nuove e più ampie fortificazioni che furono realizzate nella seconda metà del IV secolo quando i barbari cominciarono a fare davvero paura, per cui i nuovi edifici di culto non dovevano essere completamente esposti ai pericoli esterni. L’Università dell’età libera, nata nel 1983 dalla collaborazione fra l’Amministrazione Comunale e l’Università degli Studi di Firenze, nel corso degli anni si è arricchita della collaborazione di altre istituzioni culturali della città e della partecipazione di cultori della materia.

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