Venezia, la figlia primogenita della libertà. Le pietre di Venezia è un grande libro. (Dario Fo), Ci sono giorni in cui le onde dell’Adriatico incanutito per la nostalgia irrompono dentro Venezia gridando: “Sei mia!” (Mieczysław Kozłowski), Attraversando il ponte di Rialto si prova solo metà dell’esperienza che dà una gita in gondola sotto le sue volte. (Charles Dickens), Così disposte ai due lati del canale, le abitazioni facevano pensare a luoghi naturali, ma di una natura che avesse creato le proprie opere con un’immagine umana. Venezia è un ininterrotto corrimano Braille. (Thomas Mann), A Venezia il lavoro è stretto, la religione è larga. (Tiziano Scarpa), Venezia ha un suo ritmo da sempre: e bisogna scoprirlo passeggiando per le viuzze o girando per i canali, meglio su una barca silenziosa. Sottotitolo: senza meta. Venezia è sicuramente una tra le città più belle del mondo, nonché una tra le più visitate e amate. (Friedrich Nietzsche), Il Canal Grande, con le sue svolte serpentine, non la cede in bellezza ad alcuna strada del mondo, né vi è spazio che regga il confronto con quello antistante piazza San Marco. Vorrei tentare di tracciare le linee di questa immagine prima che vada perduta per sempre, e di raccogliere, per quanto mi sia possibile, il monito che proviene da ognuna delle onde che battono inesorabili, simili ai rintocchi della campana a morto, contro le pietre di Venezia” John Ruskin, The Stones of Venice ISBN: 978-88-317 … (Enzo Biagi), Bisogna girare Venezia a piedi. È una cosa lasciva e imponente. Questa parola da sola sembra far scoppiare nell’anima un’esaltazione, eccita tutto ciò che vi è di poetico in noi, scatena tutte le nostre facoltà di ammirazione. Venezia è il posto dove navigano i violini. Ci si incontra in continuazione, ci si saluta sette volte al giorno, si continua a parlare allontanandosi, a venti metri uno dall’altro, alzando la voce in mezzo ai passanti. Le pietre di Venezia (Italiano) Copertina flessibile – 16 maggio 2000 di John Ruskin (Autore) 4,6 su 5 stelle 17 voti. Mattinate fiorentine (2 voll. Le pietre di Ca’ Foscari: Ruskin e il Palazzo 21 e soprattutto da Byron, il quale nel 1821 aveva dedicato alla vicenda del doge Francesco Foscari e di suo figlio Jacopo la tragedia, I due Foscari. Venezia, malgrado le inaudite sventure che stanno per annientarla, è una città francamente allegra. Aspettavo soltanto che cominciassero a gemere le chitarre e che il gondoliere cantasse come il signor Schütz. Dopo aver espresso le sue teorie estetiche in Pittori moderni (Modern painters, 1843-60), R. sviluppò le sue idee sui rapporti tra vita, arte, politica e società in due opere fondamentali: Le sette lampade dell’architettura (The seven lamps of architecture, 1849) e Le pietre di Venezia (The stones of Venice, 1851-53). Cosa sarebbe il mito di Venezia senza John Ruskin?Personaggio centrale nel panorama artistico internazionale del XIX secolo, scrittore, pittore e critico d’arte, Ruskin (1819-1900) ebbe un legame fortissimo con la città lagunare, alla quale dedicò la sua opera letteraria più nota, Le pietre di … Le pietre di Venezia esamina l'architettura veneziana in dettaglio, descrivendo ad esempio oltre ottanta … Si può aver visto tutte le città del mondo e restare sorpresi arrivando a Venezia: si sarà sempre stupiti di vedere una città, delle torri e delle moschee emergere dall’acqua, e trovare una quantità enorme di persone in un luogo dove dovrebbero stare soltanto dei pesci. E poi il Palazzo Ducale, il Canal Grande, la Torre dell’Orologio. (Tiziano Scarpa), Vivere a Venezia vuol dire, prima di tutto, avere pazienza con sé stessi, abituarsi ad altre velocità. Frasi su Firenze: le 25 più belle e famose, Frasi su Napoli: le 25 più belle e simpatiche, Frasi su Roma: le 25 più belle e spettacolari, Frasi su Torino: le 25 più belle ed emozionanti, Frasi su Milano: le 25 più belle e profonde, Le 20 più belle frasi su New York in Inglese (con traduzione), Le 25 più belle frasi su Londra in Inglese (con traduzione), Le 45 più belle frasi in Francese su Parigi (con traduzione), Frasi in Latino su Roma: le 25 più belle e famose (con traduzione), Frasi sull’Accontentarsi: le 25 più belle (in inglese e italiano), © Frasi Mania - Tutti i diritti riservati. Eppure esse hanno in comune un dato negativo nella loro situazione topografica che già determina il loro destino. (Guy de Maupassant), Firenze è una città per sposi; Venezia, per amanti; Torino, per i vecchi coniugi che non hanno più nulla da dirsi. Credono che l’amore altrui porterà fortuna anche a loro. In nessun’altra città come a Venezia, ho trovato una tale unità della vita odierna con la vita che ci parla dalle opere d’arte della sua età aurea e nella quale sole e mare sono più essenziali di tutta la storia. (Marcel Proust), Chiudi gli occhi camminando: ascolta la babele delle lingue dei turisti di tutto il mondo concentrati lungo cinquanta metri di calle. È un inno d’amore alla città, unica e fragile, quello che il pittore e critico d’arte inglese John Ruski rivolge a Venezia. (François de La Rochefoucauld), Sognava l’Italia, e in particolare Venezia. SPEDIZIONE GRATUITA su ordini idonei. Vi sono arrivato di sera, e la sensazione di quella sera e della luminosa mattina successiva è ormai parte di me per il resto della mia esistenza. Tra i suoi calli e i suoi canali sono presenti tanti tesori artistici e culturali di inestimabile valore che ce ne ricordano … (Paolo Barbaro), Ogni veneziano si sente un doge quando arriva alla pensione. Un dannato antico posto da sogno, stupendo, immateriale, impossibile, perverso, irreale. Si vede che non avete mai visto Monfalcone. (Dario Fo), Venezia è come mangiare un’intera scatola di cioccolata al liquore in una sola volta. Gli alfabeti scolpiti nelle lapidi ad altezza d’uomo. (Mieczysław Kozłowski), Murano, questa Venezia in piccolo. Sul nostro sito web elbe-kirchentag.de puoi scaricare il libro Le pietre di Venezia. Venezia è una testuggine: il suo guscio di pietra è fatto di macigni di trachiti (maségni in veneziano) che lastricano le strade. Venezia! (Mieczysław Kozłowski), Ma quando siamo usciti, stanchi e intontiti, dalla stazione di Venezia e abbiamo visto il Canal Grande e i palazzi marmorei che sfioravano l’acqua melmosa, quel gioiello di cultura che si dondolava sui canali fetidi e muffosi, abbiamo improvvisamente compreso quanto forte e tenace è l’uomo e quanto meraviglioso è il suo spirito, e si è destato in noi un tale amore per l’umanità, l’umanità con le sue pene e le sue epidemie; e siamo penetrati ad occhi aperti dentro un sogno, perché Venezia è il sogno di ogni città…. Per alcuni è una Venere, per altri una Gioconda. (Iosif Brodskij), Coloro che hanno visto Venezia ma non sono stati al Palazzo Ducale, hanno visto uno spettacolo ma non sono stati dentro il teatro. (Mieczysław Kozłowski), Così disposte ai due lati del canale, le abitazioni facevano pensare a luoghi naturali, ma di una natura che avesse creato le proprie opere con un’immagine umana. È una fata col sole per nimbo, che attrae, che ammalia ma che, a lungo fa venir le traveggole. Disorientati. (Italo Calvino), Venezia, la figlia primogenita della libertà. (Lord Byron), A Venezia l’architettura dà le emozioni della musica. (Mieczysław Kozłowski), Chiudi gli occhi e leggi con le dita la fisionomia delle statue, i bassorilievi, le modanature scanalate. Conferenza stampa a Ca’ Farsetti per la presentazione del programma dedicato al Giorno della memoria 2017 Le pietre di venezia pdf. Un’immagine per gli uomini del futuro. (Iosif Brodskij), Chi non deve reprimere un brivido fugace, una segreta timidezza e angoscia, quando sale per la prima volta o dopo lunga dissuetudine su una gondola veneziana? (Friedrich Nietzsche), Com’è triste a Venezia di sera la laguna / se si cerca una mano che non si trova più / si fa dell’ironia davanti a quella luna / che un dì ti ha vista mia e non ti vede più. Esiste un nome nelle lingue umane che abbia fatto sognare più di questo? Ed anche un po’malinconica, quel tanto che serve a conferirle maggiore fascino. L’arte umana s’impadronì dei punti più eminenti, e così nacque Venezia, collegando in sé cento isole, circondata da cento altre. (Dal web), Roma caput mundi Venezia secundi. (Władysław Mieczysław Kozłowski), Venezia è il posto dove navigano i violini. Libri. Venezia! (Proverbio), La pittura Veneziana è essenzialmente colore. Le lingue occidentali nei 150 anni di storia di Ca’ Foscari, 19-42 Clegg, Sdegno. (Guy de Maupassant), Venezia (…) giace ancora dinanzi ai nostri sguardi come era nel periodo finale della sua decadenza: un fantasma sulle sabbie del mare, così debole, così silenziosa, così spoglia di tutto all’infuori della sua bellezza, che qualche volta quando ammiriamo il suo languido riflesso nella laguna, rimaniamo incerti quale sia la Città e quale l’ombra. È un’opera d’arte, il capolavoro più grande che la nostra specie abbia prodotto. Le pietre di Venezia Condividi Le pagine affascinanti nelle quali il noto critico e pittore John Ruskin (1819-1900) ripercorre le sensazioni di una sua visita a Venezia, descrivendo la sua scoperta della città lagunare, con particolare attenzione all’arte gotica, in un’opera destinata a rivoluzionare il gusto del mondo moderno. (Truman Capote), Venezia non può esser paragonata che a se stessa. Venezia è piccola, puoi permetterti di perderti senza mai uscirne davvero. (Montesquieu), In nessun’altra città come a Venezia, ho trovato una tale unità della vita odierna con la vita che ci parla dalle opere d’arte della sua età aurea e nella quale sole e mare sono più essenziali di tutta la storia. Ma qual è la sua testa? (Tiziano Scarpa), Com’è triste Venezia se non si ama più / si cercano parole che nessuno dirà / e si vorrebbe piangere e non si può più. Aveva visto una volta Venezia e il Ponte dei Sospiri, e quando pronunciava la parola sospiri lo faceva a voce così alta e insistente che si capiva come si struggesse per l’Italia. Noli me tangere dice. Immobile e imperitura, Venezia bisogna rispettarla fin dove è possibile. È una fata col sole per nimbo, che attrae, che ammalia ma che, a lungo fa venir le traveggole. Le Pietre di Pantalica è una raccolta di racconti di Vincenzo Consolo pubblicata nel 1988. (Tiziano Scarpa), Vi sono Atlantidi dai molti volti. (Piovano Arlotto), I segreti più segreti di Venezia sono quelli che si custodiscono da soli. Il testo di riferimento è il magnifico libro “The Stones of Venice” (1851-1853, 3 volumi), al quale si aggiungono le scenografiche tavole in folio degli “Examples of the Architecture of Venice”, pubblicate negli stessi anni, e “St. Alla conferenza stampa e alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti la presidente e la direttrice della Fondazione Musei civici di Venezia, Maria Cristina Gribaudi e Gabriella Belli, la presidente della Commissione consiliare Cultura del Comune di Venezia … (Dal web), Non ha Vinegia tanti gondolieri quanti Vicenza conti e cavalieri. A cura di Anna Ottani Cavina. Personaggio centrale nel panorama artistico internazionale del XIX secolo, scrittore, pittore e critico d’arte, Ruskin (1819-1900) ebbe un legame fortissimo con la città lagunare, alla quale dedicò la sua opera letteraria più nota, Le pietre di Venezia: uno studio della sua … Le pietre di Venezia. (Mieczysław Kozłowski), Se dovessi cercare una parola che sostituisce “musica” potrei pensare soltanto a Venezia. (Benjamin Franklin) Le parole sono pietre. Beati i poveri di topografia, beati quelli che non sanno quel che si fanno, ossia dove vanno, perché a loro è serbato il regno di tutte le sorprese, di tutte le scoperte straordinarie. (Joseph Brodsky), Il dramma di Venezia non è soltanto nei marmi che si sfarinano, nei mosaici che si screpolano, nei dipinti che sbiadiscono, insomma nel patrimonio artistico e culturale che si spappola. I contenuti di questo blog includono semplici collegamenti di pubblico dominio a contenuti ospitati su altri server in rete, come ad esempio … (Mieczysław Kozłowski), Legge veneziana non dura una settimana. Il nostro santo Profeta ne ha orrore: dall’alto del cielo la guarda sempre in collera. […] È come se lo spazio, consapevole – qui più che in qualsiasi altro luogo – della propria inferiorità rispetto al tempo, gli rispondesse con l’unica proprietà che il tempo non possiede: con la bellezza. Eppure esse hanno in comune un dato negativo nella loro situazione topografica che già determina il loro destino. Gli aggettivi per definire Venezia non bastano mai, e qualunque descrizione, anche la più esaustiva, non sarebbe in grado, attraverso le parole, di renderle piena giustizia. Pinterest. (Johann Wolfgang Goethe), Si è sempre dato per scontato che Venezia è la città ideale per una luna di miele, ma è un grave errore. Come mai questo animale prodigioso ha risalito l’Adriatico ed è venuto a rintanarsi proprio qui? Venezia è sicuramente una tra le città più belle del mondo, nonché una tra le più visitate e amate. (Charles Aznavour), [Venezia] dispensa ai bipedi in arrivo la nozione di una superiorità estetica, una nozione che manca nelle loro tane d’origine, nel loro ambiente abituale. Assecondalo, per una volta. Firenze è una città per sposi; Venezia, per amanti; Torino, per i vecchi coniugi che non hanno più nulla da dirsi. Anche a Venezia, basta che alzi gli occhi e vedrai molti cartelli gialli, con le frecce che ti dicono: devi andare per di là, non confonderti, Alla ferrovia, Per san Marco, All’Accademia. […] Venezia è sempre esistita come la vedi, o quasi. Non mi è mai successo prima di aver paura di descrivere quanto mi è capitato di vedere. (Thomas Mann), Lontana dal mondo e dal tempo, staccata. (Tiziano Scarpa), Venezia! Bighellona. (Ezra Pound), A Venezia si gira portandosi addosso la propria faccia per ciò che essa è veramente: un luogo pubblico. Ecco quindi le più belle frasi su Venezia dedicatele dai più grandi artisti, filosofi e personaggi storici. È il posto più romantico del mondo, ma ancora meglio quando non c’è nessuno. È stata inaugurata questa mattina, nell'Appartamento del Doge di Palazzo Ducale, la mostra “John Ruskin. Senza dimenticare i ponti della città, tra cui i più noti sono quello dei Sospiri e quello di Rialto, e le chiese ed i musei. Uno scenario per lo meno messo a punto in modo corretto. Assomiglia ad una sogliola colossale distesa sul fondo. Le pietre di Venezia. Non sono in Arno tanti pesciolini quant’in Venezia zazzere e camini. Nel maggio del 1841, di ritorno a Venezia, lo sguardo di … Vedi con un’ottica diversa le chiese, i palazzi, le fondamenta, ma anche i boschi, le donne, i colori. (Bruno Barilli), A Venezia, quando c’è la luna, par di passeggiare in una acquaforte. (Tiziano Scarpa), Il pizzo verticale delle facciate veneziane è il più bel disegno che il tempo-alias-acqua abbia lasciato sulla terraferma, in qualsiasi parte del globo. (Proverbio), Dite: Com’è triste Venezia! I, § 1 È stata inaugurata nei giorni scorsi, nell'Appartamento del Doge di Palazzo Ducale, la mostra “John Ruskin. Dite: “Com’è triste Venezia?”. Ora sono a Venezia, mio caro Usbek. (Dal web), Una città conservata in salamoia. A volte invitano per un giro le coppie di innamorati che non hanno soldi. Ma non perdona il tradimento. Ero a Venezia sul Ponte dei Sospiri; un palazzo da un lato, dall’altro una prigione; vidi il suo profilo emergere dall’acqua come al tocco della bacchetta di un mago. Dal 10 marzo, ad esempio, a Venezia l’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale ospita la mostra “John Ruskin. E infatti di questo dovrei parlare. Cosa sarebbe il mito di Venezia senza John Ruskin? Presenti all’incontro la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, l'assessore al Turismo, decentramento, rapporti con le Municipalità, Paola Mar, Paolo Navarro Dina per la Comunità Ebraica di Venezia … Cosa sarebbe il mito di Venezia senza John Ruskin? È la meraviglia del mondo. (Johann Wolfgang von Goethe), Non c’è traccia di automobile, qui. Non preoccuparti, lascia che sia la strada a decidere da sola il tuo percorso, e non il percorso a farti scegliere le strade. (Proverbio), Ero a Venezia sul Ponte dei Sospiri; un palazzo da un lato, dall’altro una prigione; vidi il suo profilo emergere dall’acqua come al tocco della bacchetta di un mago. (Carlo Dossi), L’arte veneziana è una ghirlanda di fiori olezzanti; è una collana di pietre preziose. Chi gira e guarda Venezia soltanto in barca ne ha un’immagine morta; la Venezia dei decadenti è una Venezia lunare, lievemente putrida, vista da persone adagiate sui cuscini delle imbarcazioni. È realmente simile, fino al fastidio, ai vari souvenirs de Venice; quando mi sono fermato per la prima volta a piazza San Marco, sono rimasto confuso e a lungo non ho potuto liberarmi dalla opprimente sensazione che non fosse un luogo reale, ma il Lunapark dove deve svolgersi la notte veneziana. (Gerolomo Rovetta), Mi piace assai riandare con la mente a Venezia, a quella grande realtà sorta dal grembo del mare come Pallade dal cervello di Giove. A Venezia, quando c’è la luna, par di passeggiare in una acquaforte. A cura di Anna Ottani Cavina . Si vede che non avete mai visto Monfalcone. È la meraviglia del mondo. Ma nel dirti che cos’è Venezia, ebbene, sento che mi è impossibile. Venezia! (Camillo Boito), Venezia! La sua interpretazione dell'arte e dell'architettura influenzarono fortemente l'estetica vittoriana ed edoardiana. D’accordo: in tutte le città, nei centri commerciali, alle fermate degli autobus o della metropolitana, sei abituata a farti prendere per mano dalla segnaletica; c’è quasi sempre un cartello con un punto colorato, una freccia sulla mappa che ti informa chiassosamente: “Voi siete qui”. Por fortuna il gondoliere ha misteriosamente taciuto, ma alla fine mi ha derubato in modo poco cristiano, agitandomi davanti agli occhi un qualche tariffario. Le pietre raccontano e amano farsi ascoltare. Venezia! Amazon e il logo Amazon sono marchi commerciali di Amazon.com, Inc. Questo sito partecipa al Programma di Affiliazione di Amazon EU, che ci consente di guadagnare una commissione pubblicitaria con gli acquisti idonei effettuati tramite i link verso Amazon.it. (Mieczysław Kozłowski), Le strade sono piene d’acqua. Si intitola: A caso. Un’abitudine mentale fa credere che i veneziani si muovano soprattutto in barca. Coacervo di popolazioni, Venezia è considerata una delle più belle città al mondo, per il suo straordinario patrimonio artistico ed architettonico, e non è una caso che accolga ogni anno milioni di turisti, sia italiani che stranieri. (Camillo Boito), Tanto più è imperdonabile la sporcizia della città, che per le sue caratteristiche potrebbe esser tenuta pulita come lo è qualunque città olandese. le pietre di venezia spolia in se, spolia in re giovedì 17 ottobre 2013 Auditorium Santa Margherita | Ca’ Foscari venerdì 18 ottobre 2013 Aula Tafuri | Iuav Le pietre di Venezia: spolia in se, spolia in re giovedì 17 ottobre 2013 Auditorium Santa Margherita | Ca’ Foscari venerdì 18 ottobre 2013 Aula Tafuri Palazzo Badoer | Iuav Nel vastissimo patrimonio lapideo costituito di … La primavera veneta è tutto un fiorire di mostre. Ma nel dirti che cos’è Venezia, ebbene, sento che mi è impossibile. Il testo di riferimento è il magnifico libro “The Stones of Venice” (1851-1853, 3 volumi), al quale si aggiungono le scenografiche tavole in folio degli “Examples of the Architecture of Venice”, pubblicate negli stessi anni, e “St. Le pietre di Venezia, a cura di Augusta Guidetti, Collana I Grandi Scrittori Stranieri, Torino, UTET, 1932. (Pitigrilli), Andare in giro per calli e campi, senza un itinerario prestabilito, è forse il più bel piacere che a Venezia uno possa prendersi. La degradazione coinvolge tutto il suo tessuto urbano. Tra i suoi calli e i suoi canali sono presenti tanti tesori artistici e culturali di inestimabile valore che ce ne ricordano l’importanza nella storia. Twitter. (Ramón Gómez de la Serna), È una ghirlanda di fiori olezzanti; è una collana di pietre preziose. Non c’è luogo che non contenga qualche cosa di romantico; ma Venezia, come Oxford, ha conservato lo sfondo per il romanzo; e per chi è veramente romantico lo sfondo è tutto, o quasi tutto. Tra i suoi scritti troviamo "The Seven Lamps of Architecture" (1849, Le sette lampade dell'architettura) e "The Stones of Venice" (1853, Le pietre di Venezia). (Truman Capote), Venezia soffre soprattutto delle conseguenze di una cultura che tende ad estrapolarla, a farne qualcosa che non appartiene più alla vita, ma soltanto ai sogni dei poeti (dei cattivi poeti, tuttavia, giacché i poeti veri hanno, e come!, il senso del rapporto tra l’arte e la vita). (Enzo Biagi), Lontana dal mondo e dal tempo, staccata. (Dal web), Cento profonde solitudini formano insieme la città di Venezia – questo è il suo incanto. Nella vita privata tuttavia, era un personaggio egocentrico, solitario, supponente e nevrotico che preferiva le pietre di Venezia… Esiste un nome nelle lingue umane che abbia fatto sognare più di questo? (Proverbio), Il primo e unico itinerario che ti suggerisco ha un nome. (Dal web), Venezia, le voglie di una città che non vuole affondare. Venezia non può esser paragonata che a se stessa. Mi sento fresco e giovane quando il mio piede posa su queste calli, e i contorni di San Marco mi entusiasmano (….) John Ruskin, Le pietre di Venezia, 1852 C’è un romanzo di Bohumil Hrabal dove un bambino ha l’ossessione dei chiodi. Convegno: John Ruskin e Venezia, 22 marzo 2018, Museo Correr . Le pietre di Venezia (titolo originale: "The Stones of Venice") è un trattato in tre volumi sull'arte e sull'architettura veneziana scritto dallo storico dell'arte inglese John Ruskin, pubblicato per la prima volta dal 1851 al 1853.. (Iosif Aleksandrovič Brodskij), Ora sono a Venezia, mio caro Usbek. (Thomas Mann), Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare, la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi Venezia la vende ai turisti.

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