Il 18 agosto quando penetrò nella Galizia austriaca, il generale russo Aleksej Brusilov aveva al comando trentacinque divisioni di fanteria, che impegnarono subito molto duramente le truppe di Francesco Giuseppe, già peraltro duramente impegnate in Serbia[56]. Con la caduta di Riga tutte le forze navali russe furono ritirate nel Golfo di Finlandia, cessando in pratica di operare fino alla conclusione delle ostilità[41]. Lo zar fu costretto ad abdicare il 15 marzo 1917 e il governo provvisorio di tendenze moderate si mise alla guida del paese, ma senza successo. Molto più attiva fu la seconda, potendo schierare sul corso del Danubio quattro moderni monitori fluviali ed otto torpediniere: le navi rumene furono attive nel supportare le unità terrestri nei loro scontri con le forze degli Imperi Centrali, distinguendosi nella difesa di Tutrakan e mettendo in sicurezza il fianco delle truppe russo-rumene schierate in Dobrugia. OFF LINE. I termini ‘chiave’ della Prima guerra mondiale FRONTE : la linea lungo la quale due eserciti nemici combattono. Fu la prima guerra di massa; condotta per terra, per mare e in cielo, con l’impiego di armi mai prima usate (aerei, carri armati, … Il piano di Conrad prevedeva un'offensiva a nord-est contro la Polonia sferrata da due armate, protette da altre due sulla destra, ancora più a est. Il 10 settembre, mentre i francesi iniziarono ad inseguire i tedeschi che ripiegavano dalla Marna, a Kraśnik, nella Polonia russa, a un passo dal confine, i russi sconfissero gli austriaci penetrati in forze nel loro territorio. La Germania si ergeva quale bastione per il contenimento delle forze bolsceviche in Europa, mentre nei porti di Vladivostok, Murmansk, Pečenga e Arcangelo gli Alleati iniziarono a sbarcare truppe per proteggere i depositi di materiale bellico inviato all'esercito russo, per paura cadessero in mano ai bolscevichi, e nello stesso tempo addestrare, armare e appoggiare le forze controrivoluzionarie[112]. Alla vigilia del conflitto il continente era caratterizzato dalla presenza nella parte centrale e orientale del continente di vasti imperi (germanico, … A Vienna la prospettiva di una vittoria contro la Russia suscitava mire espansionistiche, tanto che il 12 agosto, giorno in cui la Gran Bretagna dichiarò guerra all'Austria, il governo austriaco discusse la possibilità di annettere all'impero le provincie russe della Polonia inclusa Varsavia. LA PRIMA GUERRA MONDIALE. In quel mese le lotte per il potere raggiunsero l'apice, a Mosca, Lenin fu ferito e alcuni suoi collaboratori uccisi da alcuni socialisti che intendevano riprendere la guerra contro la Germania[115]. I principali fronti della guerra 7 I “numeri” della grande guerra 11 L’Europa prima e dopo il conflitto 13 Indicazioni bibliografiche e cinematografiche essenziali 14 Scheda 1 - L’economia di guerra e la trasformazione del capitalismo 15 Scheda 2 – La grande guerra nel vicentino 19 Scheda 3 - La I guerra mondiale e il ruolo degli intellettuali 21. Hindenburg decise comunque di continuare il piano avviato dal colonnello Hoffmann e i combattimenti continuarono. Tutto ciò unito ai successi dell'avanzata di Brusilov incoraggiarono la Romania a compiere il passo decisivo, che l'avrebbe portata nell'abisso. Ovviamente, la Grande Guerra del 1914-1918 è uno degli eventi che maggiormente ha segnato il Novecento (in maniera tragica) e quindi è impossibile pensare che a scuola non sia oggetto di studio. Migliaia di ebrei furono costretti ad abbandonare le proprie case e rifugiarsi all'interno del territorio russo, lontano dal fanatismo che imperiava nelle zone di guerra[59]. Il 7 maggio i romeni firmarono il trattato di Bucarest che assicurava alla Germania il controllo militare della foce del Danubio e dava alla Bulgaria i territori costieri che gli furono tolti nella guerra balcanica del 1913. Dal loro confronto, si rileva chiaramente come la Grande Guerra stravolse l’assetto politico dell’Europa. Max D.K. A Pietrogrado il 3 marzo scoppiò un violento sciopero negli stabilimenti Putilov, la principale fabbrica di armamenti e munizioni per l'esercito. Il comandante in capo delle forze tedesche in Prussia orientale, generale Maximilian von Prittwitz, preso dal panico comunicò a François della necessità di ritirarsi fino alla Vistola, lasciando così sguarnita l'intera Prussia orientale, dubitando anche di poter resistere sulla linea della Vistola[47]. La situazione rimase statica per molti mesi, con le corazzate russe frequentemente impegnate in appoggio ai propri reparti terrestri davanti Riga; il Baltico fu teatro anche di una limitata campagna sottomarina da parte delle forze alleate: se i pochi battelli russi potevano operare solo sotto forti restrizioni per evitare di provocare la Svezia (neutrale ma decisamente filo-tedesca), una flottiglia di sommergibili britannici riuscì ad eludere la sorveglianza nemica dello Skagerrak e ad operare da basi russe, infliggendo danni al commercio navale tedesco nel bacino[39]. Il “casus belli” – l’attentato di Sarajevo. Mappa trincee prima guerra mondiale. Ma l'ascesa al trono di Guglielmo II minò immediatamente questo delicato sistema di alleanze creato da Bismarck. Le dichiarazioni di guerra e di neutralità. Il 12 giugno Brusilov annunciò che in otto giorni aveva catturato 2 992 ufficiali austriaci e 190 000 soldati, 216 cannoni pesanti, 645 mitragliatrici e 196 obici. I comandi russi sapevano che non era possibile sferrare nuovi attacchi per assistere gli italiani, data la situazione di truppe e materiali, che andavano radunati e preparati per una prossima decisiva offensiva da compiersi durante la stagione estiva[87]. Un'altra armata, la 10ª, aveva invaso l'estremità più a est della Prussia orientale e stava impegnando le deboli forze tedesche schierate in quel settore. La prima fase del conflitto fu caratterizzata, da entrambe le parti, solo da rapide incursioni di squadre di incrociatori contro le coste nemiche: durante una di queste azioni, il 26 agosto 1914 i russi misero a segno un importante successo strategico, impossessandosi dei libri codice contenenti le chiavi di cifratura delle comunicazioni radio della flotta tedesca, rinvenuti sul relitto dell'incrociatore SMS Magdeburg finito arenato sulle coste estoni[37]. Il 1º dicembre in Russia vennero mobilitati gli studenti, che se da una parte ingrossavano le file dell'esercito, dall'altra spalancava le porte dell'esercito agli agitatori bolscevichi che si annidavano tra gli stessi studenti[63]. Le implicazioni della guerra russo-turca del 1877 lo indussero a stipulare un'alleanza difensiva con l'Austria-Ungheria nel 1879, nonostante le implicazione negative che ciò avrebbe potuto avere per la Russia, nel 1881 Bismarck riuscì in un exploit diplomatico a creare l'"alleanza dei tre imperatori" unendo formalmente Russia, Germania e Austria, che si impegnavano ad agire di comune accordo nei Balcani. Il 14 agosto le forze tedesche erano già ad 80 chilometri da Varsavia all'inseguimento dei russi in ritirata, ma lo zar Nicola credeva ancora di poter vincere la guerra, e di vincerla rapidamente; le truppe zariste furono fatte avanzare a tutta velocità direttamente su Vienna e Berlino[46]. In ogni caso il supporto navale ebbe un'influenza minima sull'andamento delle operazioni belliche[96]. In lotta non erano soltanto due eserciti, ma anche due sistemi imperiali. Le operazioni iniziarono la mattina del 29 ottobre 1914, quando le unità turco-tedesche attaccarono le principali basi navali russe nel bacino: nonostante la sorpresa, tuttavia, i danni inflitti furono modesti e già quello stesso pomeriggio la squadra delle corazzate russe compì una crociera dimostrativa davanti al Bosforo. 28 luglio 1914: L’Austria-Ungheria dichiarò guerra alla Serbia. Il 20 agosto, concedendo udienza al leader ceco Karel Kramár, lo zar affermò che la Russia, dopo aver sconfitto l'Austria, avrebbe visto con favore: «la corona di San Venceslao risplendere libera e indipendente nel fulgore della corona dei Romanov"[28].». La Serbia durante la seconda guerra balcanica occupò l'Albania conquistando temporaneamente il suo accesso al mare Adriatico; per questo il 18 ottobre 1913 l'Austria inviò un ultimatum a Belgrado intimando l'evacuazione dell'Albania entro otto giorni: i Serbi chinarono il capo. La vittoria serba sulla Turchia nel 1912 rappresentò uno smacco per la Germania. Unico inconveniente di questa strategia è che in questo modo veniva concesso alla Russia il tempo di mettere in moto la sua immensa macchina da guerra[33]. Il 14 aprile terminò la battaglia e il generale Brusilov presentò il piano di una grande offensiva da sferrare in maggio: cominciò a studiare i dettagli mentre i britannici si preparavano per la campagna di luglio sulla Somme[85]. Tra settembre e ottobre anche i tedeschi iniziarono a cedere inesorabilmente ad occidente e nel fronte interno. Ludendorff iniziò la sua offensiva il 9 settembre, quando i due grandi cunei formati dall'armata dall'8ª armata di Otto von Below (subentrato a François) e della 10ª armata di Hermann von Eichhorn, si aprirono un varco nelle linee russe, l'una a est verso Dvinsk e l'altra a sud-est verso Vilnius. Lo scontro spinse tedeschi ed ottomani ad impiegare con parsimonia l'unità, il loro unico punto di forza sull'avversario, e ciò finì inevitabilmente per concedere l'iniziativa ai russi[43]. Vennero formati battaglioni misti austro-tedeschi e vennero richiesti rinforzi perfino ai turchi[89]. A partire dal 1º febbraio 1917, il kaiser Guglielmo II ordinò la guerra sottomarina indiscriminata per convincere la Gran Bretagna a sedersi nel tavolo delle trattative e cercare una pace. Il trattato di controassicurazione russo-tedesco del 1887 fu annullato e lo zar nel 1891 concluse un accordo con la Francia. Il 3 novembre arrivò a Pietrogrado la notizia che le truppe russe sul Baltico avevano gettato le armi e fraternizzato con i tedeschi; i soldati non obbedivano più al governo di Kerenskij. Alla fine di settembre, dopo una lunga serie di attacchi tedeschi atti ad accerchiare ed isolare i russi in ritirata, questa ritirata si arrestò definitivamente lungo una linea dritta che correva da Riga sul Baltico, a Czernowitz sulla frontiera con la Romania. La mattina del 28 agosto Ludendorff ordinò a François di arrestare l'avanzata e inviare le sue truppe a rinforzo in un settore indebolito del fronte, ma questi disobbedì agli ordini continuando ad incalzare i russi. Costò circa nove milioni di morti e venti milioni di feriti su sessantacinque milioni di soldati mobilitati nei vari fronti, oltre ai milioni … La prima guerra mondiale , Curiosità, mappa , in seguito, in seguito ,… La prima guerra mondiale . Fu proprio per questa disobbedienza che consentì a Ludendorff di ottenere nei giorni seguenti una vittoria schiacciante. Prima Guerra Mondiale. La maggior parte della Romania, con i suoi sterminati campi di grano e i giacimenti petroliferi, era ormai in mano nemica, l'esercito romeno ridotto all'impotenza e gli alleati occidentali subirono un rovescio ben più grande di tutti i vantaggi che avevano sperato di acquisire con l'entrata in guerra della Romania[95]. Solo la minaccia di un intervento tedesco fece desistere la Russia che il 24 marzo 1909 riconobbe la legittimità dell'annessione austriaca della Bosnia-Erzegovina[18]. Anche i giapponesi diedero manforte agli Alleati inviando 12 000 uomini a Vladivostok. La lentezza delle operazioni però precluse ogni possibilità di vittoria o quanto meno di disfatta; l'avanzata romena ebbe inizio nella notte tra il 27 e il 28 agosto, quando dodici divisioni si misero in marcia verso i passi dei Carpazi, con l'intenzione di fare perno sulla sinistra e poi, conquistata la pianura ungherese, far convergere l'ala destra dello schieramento ad ovest[93]. Nei settori a sud-est del fronte, gli austriaci non ebbero altrettanto successo, anche perché furono costretti ad affrontare forze preponderanti. Persero così un terzo della popolazione dell'anteguerra, un terzo delle terre arabili e nove decimi delle miniere di carbone. I tedeschi preoccupati di concludere rapidamente le operazioni in Francia, desideravano lasciare a est appena il minimo indispensabile di forze, mentre gli austriaci, influenzati dal capo di stato maggiore Conrad von Hötzendorf, erano impazienti di scardinare la macchina bellica russa con una violenta offensiva. LA PRIMA GUERRA MONDIALE E L’INTERVENTO DEGLI STATI UNITI D’AMERICA La guerra che si svolse dal 1914 al 1918 fu il primo conflitto totale che non impegnò solo gli eserciti, ma sconvolse la vita intera degli stati nei suoi vari aspetti, politici, sociali, economici e persino culturali. Il conflitto è vinto dalle potenze dell'Intesa: la Germania è sottoposta a pesantissime riparazioni di guerra, l'Austria-Ungheria è smembrata. Musei. Il successo militare del piccolo Stato slavo metteva a repentaglio non solo il predominio austriaco nei Balcani, ma anche l'ambizione della Germania di potenza egemone nei confronti della Turchia, mentre la cessione di territori ottomani alla Serbia fu vista con soddisfazione dalla Russia[22]. Il fronte orientale, aperto nell'agosto 1914 dai russi con l'invasione della Prussia orientale, fu uno dei principali teatri di guerra della prima guerra mondiale.Su questo fronte si scontrarono Germania, Austria-Ungheria e truppe dell'Impero ottomano di supporto da una parte, a cui si affiancò la Bulgaria nel 1915, e l'Impero russo dall'altra, a cui si unì per poco tempo la Romania nel 1916.. Contrariamente a quanto … Invece di continuare verso est, von Mackensen dovette dirigere le sue truppe verso nord risalendo l'ampio territorio tra il Bug e la Vistola ove era schierato il grosso delle truppe russe. Anche la Germania, il 1º agosto, dichiarò guerra alla Russia in conseguenza della mobilitazione generale di quest'ultima. La scintilla scoppiò il 7 novembre quando poco dopo le 22 l'incrociatore Aurora, alla fonda nella Neva annunciò che avrebbe fatto fuoco sul palazzo d'Inverno, e sparò alcuni colpi a salve per dimostrare che non scherzava. Il trasferimento di Ludendorff a Kaunas fu dettato anche dal rancore contro la Russia, la quale aveva escluso la Germania dai paesi baltici. Il 17 due armate russe, una comandata dal generale Rennenkampf e l'altra dal generale Samsonov, cominciarono ad avanzare nella Prussia orientale. In Italia gli austriaci si trovavano nelle vicinanze di Venezia e i tedeschi si apprestavano a trasferire 42 divisioni, più di mezzo milione di uomini, dal fronte orientale a quello occidentale. L’EUROPA PRIMA E DOPO LA PRIMA GUERRA MONDIALE Le due carte illustrano la situazione politica dell’Europa prima e dopo la Prima Guerra Mondiale. Il loquace governo di Kerenskij fu spazzato via, i bolscevichi imposero al popolo russo un regime comunista e in dicembre conclusero un armistizio con la Germania[102]. Il fronte italiano (in tedesco Italienfront o Südwestfront, "fronte sud-occidentale") comprende l'insieme delle operazioni belliche combattute tra il Regno d'Italia e i suoi Alleati contro le armate di Austria-Ungheria e Germania nel settore delimitato dal confine con la Svizzera e dalle rive settentrionali del Golfo di Venezia parte dei più ampi eventi della prima guerra mondiale.Il conflitto è conosciuto in Italia … L'offensiva della 1ª e della 4ª armata austriache in Polonia aveva in un primo tempo realizzato qualche progresso, ma questo esiguo vantaggio fu ben presto completamente annullato dalla 3ª e dall'8ª armata russe che attaccarono il fianco destro austriaco coperto dalle deboli 2ª e 3ª armata[55]. Il trauma della guerra ebbe un effetto profondo sulle azioni e sul modo di pensare sia dei governanti che delle popolazioni, durante l’Olocausto. Il 26 novembre Conrad propose di istituire la legge marziale in Boemia, Moravia e Slesia, alle minoranze etniche dell'impero, per prevenire insurrezioni che approfittassero della debolezza dell'impero austriaco, ma la proposta fu respinta da Francesco Giuseppe[63]. Il 24 settembre 500 riservisti attaccarono la polizia alla stazione ferroviaria di Pietrogrado per protesta contro la sospensione dell'attività della Duma. Il 17 febbraio diversi squadroni di cavalleria di prima linea ricevettero munizioni e l'ordine di portarsi nelle retrovie senza ricevere ragguagli sull'obiettivo. La germanizzazione dei territori conquistati venne avviata subito; polacchi, lettoni e lituani furono sottoposti alla legge marziale mentre i cittadini di origine tedesca furono nettamente favoriti. I russi avevano deposto le armi e il 1º dicembre una commissione bolscevica lasciò Pietrogrado per attraversare le linee tedesche a Dvinsk diretta verso la fortezza di Brest-Litovsk dove una delegazione di tedeschi, austriaci, bulgari e turchi li attendeva per intavolare le trattative di pace[104].

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