Mentre la pars occidentis dell'Impero collassava travolta dalle invasioni barbariche, l'Impero romano d'Oriente, noto come Impero Bizantino (denominazione apparsa successivamente alla Caduta di Costantinopoli, per rimarcarne la distinzione con l'Impero romano classico), sopravvisse. I signori locali, sia laici che ecclesiastici, cominciarono a erigere castelli (dal latino castrum, fortezza) per proteggere i propri possedimenti e a organizzare una difesa indipendente, dando inizio al fenomeno dell'incastellamento. Fu così che la famiglia Altavilla riuscì a inserirsi nel Meridione d'Italia sfruttando le rivalità tra i vari signori locali e impadronendosi di Puglia e Calabria. I sovrani dei regni e dei principati nati dal collasso della formazione carolingia si dimostrarono spesso incapaci di fronteggiare le invasioni di Ungari, Normanni e Saraceni. È nel periodo carolingio che venne elaborata una nuova forma di scrittura, la minuscola carolina, per facilitare il lavoro di copia degli amanuensi e la lettura dei testi essenziali, costituendo la base di ogni successiva corsiva minuscola. Il primo Quattrocento castigliano da questo punto di vista non segnò grandi novità, anzi per la debolezza politica dei re si assistette a frequenti atti d'insubordinazione dei nobili Castigliani. [25], Per un trentennio il califfato fu elettivo, prima di diventare ereditario con la dinastia degli Omayyadi che trasferirono nel 661 la capitale da Medina[26] a Damasco. La maggior parte degli studiosi considera il Medioevo, o il periodo medievale, come il tempo della caduta di Roma nel 476 a.D. alla nascita dell'età moderna, che inizia intorno al XV o XVI secolo. La Battaglia di Las Navas de Tolosa (1212) segna uno spartiacque nella storia della Reconquista: dopo questa brillante vittoria l'impero Almohade si disgregò in nuove taifas; le principali città more (Cordova, Siviglia e in genere tutta la valle del Guadalquivir) furono conquistate dai cristiani. Neanche una crociata nel 1396 riuscì a frenare gli Ottomani. Si richiamavano a un potere universale anche gli imperatori del Sacro Romano Impero, legandosi all'eredità dell'Impero di Roma. La musica sacra del Medioevo Obiettivi del nostro lavoro Conoscere dal punto di vista musicale il periodo storico del Medioevo. Carlo il Calvo morì nell'877 con l'impero carolingio ormai in dissoluzione. Per un secolo e mezzo la corona imperiale fu prerogativa di tre casati: Asburgo, Wittelsbach e Lussemburgo. Contro l’opera di disinformazione va segnalata nel nostro Paese la lunga battaglia di vari storici: come per esempio – oltre a Barbero – Antonio Brusa, Tommaso Di Carpegna Falconieri, Fulvio Delle Donne, Hubert Houben, Raffaele Licinio, Giuseppe Sergi, Massimo Montanari. Secondo Marc Bloch tra il XII e il XIII secolo era avvenuto un passaggio dalla condizione di "nobiltà di fatto", ovvero dall'organizzazione in forme aperte e fluide, alla condizione di "nobiltà di diritto", con la definizione di un ceto chiuso a base ereditaria. La costruzione di castelli trovava talvolta il consenso del sovrano, ma spesso l'incastellamento avveniva su iniziativa dei signori del luogo senza alcuna preventiva autorizzazione. L'Impero latino avanzò pretese su tutti i territori controllati dall'Impero bizantino fin dal momento in cui Costantinopoli venne conquistata ed esercitò il controllo su parte della Grecia. Roberto Speranza (Articolo 1): “Salvini non tenti di riportare l’Italia al Medioevo”. Durante il XIII secolo gli ordini mendicanti furono responsabili del rinnovamento artistico. La loro fortuna fu nell'avere dalla loro parte il papato, in cerca di alleanze durante la difficile disputa contro l'Impero tedesco. Le opportunità di scambio e la divisione del lavoro fra le diverse comunità moltiplicarono i mercati settimanali e periodici. L'impero d'Oriente si salvò momentaneamente grazie al signore di Samarcanda Tamerlano, il quale nel 1402 inflisse una pesante sconfitta agli Ottomani. Una delle eccezioni[senza fonte] fu Firenze, dove ad Arnolfo di Cambio è tradizionalmente attribuito un progetto urbanistico con la riorganizzazione delle piazze e il tracciato di nuove strade rettilinee che vennero inglobate nella nuova cinta muraria, triplicata rispetto alla precedente in area racchiusa. SOMMARIO: Una premessa di Mt. Altre zone, come l'Inghilterra o il regno di Napoli, ebbero un ruolo più passivo nello sviluppo economico, venendo monopolizzate da mercanti stranieri che le spogliavano delle materie prime sottocosto e vi rivendevano a prezzi molto alti i prodotti finiti. La scoperta di codici letterari in latino e il contemporaneo arrivo di numerosi intellettuali bizantini contribuiscono a portare alla riscoperta di buona parte della letteratura latina e della letteratura greca, insieme allo studio dello stesso greco. Il Medioevo (o Medio Evo) è una delle quattro età storiche (antica, medievale, moderna e contemporanea) in cui viene convenzionalmente suddivisa la storia dell'Europa nella storiografia moderna. L'economia curtense era diffusa soprattutto nel regno dei Franchi e in particolare tra la Loira e la Senna, che con alcune varianti si radicò un po' in tutta l'Europa cristiana. Dopo due secoli di grande sviluppo e prosperità nel continente europeo, il Trecento fu un secolo di rottura, con l'interruzione di fenomeni in crescita come lo sviluppo demografico, l'ampliamento e la creazione di nuove città, lo straordinario aumento dei traffici in quantità e in qualità. L'avanzata culminò con la caduta di Costantinopoli nel 1453, con cui l'Impero bizantino cessò d'esistere insieme, secondo alcuni storici, al Medioevo. [51] A Venezia e a Genova, in particolare, si svilupparono traffici di grande portata, grazie a una rete finanziaria, produttiva e commerciale che seppe instaurare in un vero e proprio impero economico. Il concetto di Tarda antichità fece inizialmente riferimento al campo artistico e a differenze formali già rintracciabili nel III secolo.[5]. Dopo il 1160 invece il metallo tornò sul mercato, e le monete furono usate per i piccoli pagamenti nelle città e nelle campagne più commercializzate, mentre si affiancava il denaro grosso delle zecche regie, e genovini e fiorini aurei rappresentarono, insieme ai più tardi ducati, il principale mezzo di pagamento internazionale da metà Duecento in poi. Merci orientali e occidentali, nordiche e mediterranee circolavano velocemente via mare e via terre, e assieme a esse si spostavano gli uomini e i capitali. Verso la fine del XIII secolo un po' dappertutto il ceto dei magnati venne cacciato, almeno formalmente, dal governo cittadino, talvolta con vere e proprie leggi antimagnatizie. Ciò avvenne quando i Signori, riconoscendo l'imperatore e pagando una quantità di denaro, vennero legittimati e riconosciuti come autorità da sudditi e principi. Sin dall'alto Medioevo la chiesa esercitava un controllo non solo religioso, ma anche politico ed economico sul territorio. In gran parte dell’Europa le corvées si trasformarono in pagamenti in denaro, e nei contratti agrari ci fu una evoluzione in direzione di affitti sempre più brevi, contratti scritti e, dalla fine del XII secolo, passaggi dai censi fissi (anche in denaro) a canoni parziari in natura; con la crescita della produzione e degli scambi aumentarono anche i redditi relativi ai diritti su mulini, passi, ponti. Ovviamente, nel Medioevo la giustizia era meno burocratica, non si allevavano visoni (originari del Nord America, vengono allevati soltanto dal XIX secolo) né si cucinavano pipistrelli, lo stupro in certi casi era punito più severamente La Penisola iberica divenne una provincia del califfato e fu chiamata al-Andalus. I Burgundi si stabilirono inizialmente in Gallia, per poi fondare un nuovo regno tra Ginevra e Lione. A partire dal Trecento infatti la distinzione tra Popolo e nobili divenne sempre meno rintracciabile, per la fusione dei due ceti, nascendo così un "Popolo Grasso", di cittadini abbienti e potenti, contrapposto al "Popolo Magro", un ceto medio di attività soprattutto artigianali. Con le speculazioni degli umanisti, si iniziò ad avere una nuova sensibilità anche sul piano filosofico-scientifico, che, sviluppando istanze già in atto dal XIII secolo, metteva in discussione le antiche certezze aristotelico-tomistiche basate sull'auctoritas, per iniziare a guardare la natura con un occhio più spregiudicato. Dopo essersi rivolto inutilmente al re portoghese, che era interessato alla navigazione orientale, Colombo si trasferì in Spagna cercando l'appoggio dei re cattolici, predicando la necessità di raggiungere l'Asia e il Gran Khan mongolo (in realtà sostituito dalla dinastia Ming già nel XIV secolo) per allearsi con lui contro i Turchi. Con l'Editto di Milano del 313, Costantino proclamò il Cristianesimo religio licita, cosa che ne favorì la diffusione. L'enorme sforzo bellico impedì negli anni successivi di opporsi alla lenta infiltrazione di Slavi e Bulgari nei Balcani, che portò poi all'occupazione di gran parte dell'Europa orientale alla metà del VII secolo, e alla conquista araba delle terre imperiali comprese tra il litorale siro-palestinese e l'Africa romanizzata. Nel Medioevo, con il fiorire dei commerci, si rese necessario aumentare la disponibilità di mezzi di pagamento, per fare fronte all’aumento di quantità degli scambi economici. Le nuove innovazioni e i fondamentali progressi nella navigazione e nella cartografia permisero le grandi esplorazioni compiute nel Quattrocento da spagnoli e portoghesi tra cui quella di Bartolomeo Diaz che raggiunse il Capo di Buona Speranza e quella di Vasco da Gama che nel 1497 raggiunge Calcutta. Importanti progressi vengono effettuati anche nel campo della filologia e della storiografia, la cui importanza risulta evidente, ad esempio, con la prova della falsità della donazione di Costantino da parte di Lorenzo Valla. Esso comprende il periodo che va dall'XI al XIII secolo. Di più su questi argomenti: roma A partire dall'XI secolo l'Occidente latino ricominciò a rimpossessarsi del Mediterraneo, espandendosi verso Oriente. L'emirato riuscì a imporre la propria egemonia su buona parte della Penisola, tanto che nel 929 ʿAbd al-Raḥmān III assunse il titolo di califfo. Città e mercanti soffrirono la mancanza di condizioni di sicurezza per il commercio e la manifattura. Il grande slancio economico si tradusse anche nella reintroduzione in Europa della moneta aurea. Dopo un periodo di guerra civile, l'imperatore Costantino, dopo aver ristabilito l'unità della carica imperiale, fece di Bisanzio una nuova capitale, col nome di Costantinopoli. Tweedale, Logica: dalla fine dell’XI secolo al tempo di Abelardo - J. Jolivet, Paragone tra le teorie del linguaggio di Abelardo e dei nominalisti del … Una soluzione al problema sembrò il ricorso a un nuovo strumento, il conciliarismo, cioè la convocazione di un'assemblea di vescovi frequente, indispensabile per la scelta di questioni teologiche e disciplinari più importanti e addirittura superiore alla volontà del singolo pontefice nei casi più decisi. Il centro di maggior fervore culturale era Parigi, ma lo Studium di più antica fondazione risulta quello di Bologna, dove nel 1088 si istituzionalizzò una scuola di diritto gestita da laici. La vita cittadina in Europa raggiunse il suo apogeo tra il XIII e la prima metà del XIV secolo. E Una realtà in grado di dare uniformità al panorama europeo fu la comune radice religiosa basata sul Cristianesimo, ereditata dall'ultimo periodo romano e proseguita fino all'XI secolo con la separazione della Chiesa ortodossa dalla Chiesa cattolica nel 1054. Altre incursioni rappresentarono invece invasioni militari su piccola scala di gruppi tribali riuniti per raccogliere bottino, come nel caso degli Unni, che facevano irruzione nei territori dell'Impero terrorizzando gli abitanti. Le riforme di Diocleziano crearono una forte burocrazia governativa, riformarono la fiscalità e rafforzarono l'esercito, non riuscendo però a risolvere completamente i problemi dell'impero, fra cui una tassazione eccessiva, il crollo della natalità e le pressioni sulle frontiere. I mercanti seppero presto dotarsi di strumenti giuridici e tecnologici in grado di soddisfare la domanda crescente di oro: nacquero nuovi tipi di contratto commerciale, più flessibili e omologati dappertutto; nacquero le società di persone e di capitali, le compagnie commerciali (a scadenza annuale, rinnovabili) e le commende (tra imprenditori con capitali e commercianti che li facevano fruttare). L'attività bancaria prosperò nonostante i divieti ecclesiastici di guadagnare denaro "dal denaro". Il conciliarismo, che toglieva potere al pontefice, non era ben visto dai prelati più vicini alla curia romana, né dal nuovo papa stesso, anche se il peso del successo di Costanza impediva qualsiasi deroga al nuovo principio, nonostante anche le difficoltà obiettive che tali grandi riunioni comportavano, considerando anche le vie di comunicazione e le condizioni di viaggio dell'epoca, sommate alla lunghezza dei lavori conciliari che mancavano della tempestività necessaria per certe decisioni. Dalla Malaysia, da Sumatra e dalla Corea provenivano oro e argento; da Ceylon e dall'India arrivavano le preziose spezie (pepe, chiodi di garofano, noce moscata e cinnamomo), indispensabili per la cucina e la conservazione degli alimenti, il sandalo, il bambù, l'albero della canfora, le essenze profumate (muschio, incenso, ecc.) I miglioramenti e le intensificazioni delle colture furono realizzati grazie all’iniziativa delle famiglie contadine, le cui caratteristiche, in età bassomedievale, erano essenzialmente la mobilità e la propensione al cambiamento, in parte per ricercare nuovi spazi agricoli, in parte per accumulare risorse; gli aristocratici dal canto loro premevano per ottenere più beni e servizi e favorirono la diffusione degli scambi e la commercializzazione, dando luogo a strutture (mulini, ponti, strade, approdi fluviali, luoghi di pedaggio e mercato) che incrementarono lo sviluppo commerciale delle campagne. Il passaggio al Medioevo è un processo storico-sociale, e in quanto tale continuo e con caratteristiche non sempre individuabili in dettaglio, pertanto i pareri sull'inizio e sulla fine del Medioevo sono discordanti. Gregorio VII fuggì sotto la protezione dei Normanni e morì alcuni mesi dopo. Federico iniziò una politica conciliante, rinsaldando il potere in Germania, per poi scendere in Italia nel 1154 per essere incoronato e poi iniziare a imporre la propria volontà ai comuni italiani. Antonio Brusa, Un prontuario degli stereotipi sul Medioevo, in “Cartable de Clio”, 5/2004. [20] Gli Arabi erano in massima parte politeisti e la Kaʿba di Mecca, nella regione del Hijāz, era un santuario (bayt) cui giungevano annualmente pellegrini provenienti da tutta la Penisola araba, per motivi principalmente religiosi ma anche commerciali, favoriti come essi erano dalla tregua che caratterizzava il hajj preislamico. Nonostante la struttura politica nell'Europa occidentale fosse cambiata, il collasso dell'Impero non fu drammatico come si pensava in passato. Questa fu soltanto la prima di ben nove crociate, non tutte finalizzate alla conquista o alla difesa della Terra Santa. Gardinali M. - Salerno S. - Fumagalli Beonio-Brocchieri M.T.. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 3 gen 2021 alle 16:09. Enrico dovette affrontare le proteste dei nobili tedeschi, contrari al tentativo di trasformare la corona imperiale in un titolo ereditario per la dinastia sveva. Grazie ai rinnovati contatti col mondo bizantino e islamico si ebbe un rifiorire del sapere scientifico in Europa, che era caduto nell'oblio. A causa della ribellione dei grandi feudatari tedeschi, Enrico IV si recò nel 1077 davanti al castello di Canossa per ottenere il perdono del Papa con la mediazione della contessa Matilde (umiliazione di Canossa). che permettevano di svuotare le pareti riempiendole di grandi e luminose vetrate, e di raggiungere altezze in verticale inimmaginabili. Durante i periodi di crisi si iniziò ad appoggiarsi su un unico personaggio, magari esterno alla città, che tenesse la "balìa", ovvero il potere assoluto, in un momento di difficoltà. Punto”. I motivi di ciò sono molteplici: con il Trattato d'Almizra (1244), solo la Castiglia restò l'unico regno interessato a una espansione territoriale ai danni dei musulmani; questo regno è sconvolto da una guerra dinastica che portò al trono Enrico II di Trastamara (1369). Durante questo periodo, la popolazione europea aumentò notevolmente, grazie alle innovazioni tecnologiche ed agricole che permisero al commercio di prosperare; i raccolti aumentarono, favoriti anche dal cosiddetto periodo caldo medievale. La navigazione sull'Adriatico fu sicura fin dal IX secolo e permise lo sfruttamento di rotte che andavano da Costantinopoli, alla Siria e la Palestina, al Nordafrica e alla Sicilia. L'incoronazione imperiale di Carlo Magno nella notte di Natale dell'800 segnò un punto di svolta nella storia medievale. A Chartres nacque nel XII secolo una scuola cattedrale dove per la prima volta si iniziò a guardare allo studio della natura, delle scienze e, senza tralasciare lo studio delle Scritture e il culto per l'auctoritas, ci si ispirava alla tradizione neoplatonica. Nell'XI secolo fu fondato l'Exchequer (scacchiere) sotto Enrico I e nacque il parlamento. Fondamentale fu l'attività di Benedetto da Norcia, che nel 529 si stabilì a Montecassino e istituì una Regola comune di vita cenobitica che nel corso dei secoli venne impiegata in tutto l'Occidente. La civiltà umanistica fu caratterizzata dalla volontà di distacco dalle tradizioni medievali e da un recupero della civiltà classica greco-romana, che divenne un modello di ispirazione. La dinastia carolingia, nome con cui sono conosciuti i successori di Carlo Martello, prese ufficialmente il potere sui regni di Austrasia e Neustria nel 751 con Pipino il Breve. Ecco Matteo Salvini (Lega): “Mi fa schifo, è roba da Medioevo” e “Il Medioevo lo lasciamo ad altri. Arrivarono anche discipline orientali che, sebbene avessero interessato il mondo ellenistico e tardo-antico, erano ormai sconosciute in occidente, come l'astrologia e la magia. O che riguarda il medioevo: studî medievali. L'anno successivo inviò il suo consigliere Guglielmo di Nogaret, che con l'aiuto di Sciarra Colonna fece arrestare il Papa ad Anagni (episodio dello Schiaffo di Anagni) per sottoporlo a processo. [31][32], Gli Omayyadi avevano trasformato i territori conquistati in un impero ereditario, con un'amministrazione fiscale sempre più preoccupata a drenare risorse per forze armate destinate a diventare pletoriche. L'ultima tentazione universalistica fu l'azione di Enrico VII di Lussemburgo (l'alto Arrigo della Divina Commedia), primo imperatore a discendere in Italia dopo Federico II, ma morì nel 1313 senza esser riuscito a riportare la pace in Italia. Grandi porzioni di terra furono abbandonate e lasciate incolte, mentre, a causa del declino del numero di lavoratori, i salari aumentavano progressivamente. Sia l’uomo dotto che l’analfabeta condividevano la certezza dell’esistenza di animali fantastici. Gli umanisti furono i primi a percepire una "rottura" tra mondo antico e mondo moderno: fino ad allora era stato naturale per entità politiche come l'Impero o il papato dichiararsi eredi dell'Impero romano. L'esaurirsi delle razzie corsare musulmane dopo il X secolo permise il prosperare di nuove repubbliche marinare: Genova, la sua protetta Noli, Pisa, Ancona[50] e, in Dalmazia, Ragusa. Come ha detto proprio Barbero, intervistato dal Corriere della Sera il 6 marzo 2020: “Il Medioevo l’hanno fatto passare per un periodo oscurantista e oggi, quando un giornale deve fare un titolo scandalizzato, poniamo, per questioni legate all’omosessualità, usa slogan come ‘Siamo tornati al Medioevo’. L'Impero era suddiviso in comitati, di estensione varia, amministrati da conti, agenti territoriali del potere regio. Le rotte carovaniere della "via dell'incenso" o della "via della seta" si basavano infatti sugli scambi da carovaniere a carovaniere su brevi tratte, con numerosi passaggi prima di arrivare a destinazione: i convogli viaggiavano poco, ma le merci, e con esse le idee e i culti, facevano invece lunghi tragitti.

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